ASOCIACIÓN CULTURAL DANTE ALIGHIERI

Scriviamo !

Invito alla scrittura. Condividiamo alcune produzioni scritte dei nostri studenti

Prima proposta:

Perché studi l´italiano? Che consigli daresti a un amico che vuole imparare l´italiano?

 

Studio italiano perché mi piace. I miei bisnonni erano italiani ed io mi sento "quasi" una vera italiana. Ho iniziato a studiare sul serio a venti anni e continuo fino a questi giorni. Se un amico vuole studiare l´italiano gli direi: dovresti guardare la tv; potresti organizzare un viaggio in Italia; dovresti sentire musica in italiano. (Patricia)

Studio l´italiano perché mi piace la lingua, ho iniziato a studiare la lingua nel 2014. Il primo consiglio è leggere sempre (un libro, una rivista, i giornali) il secondo consiglio frequentare un corso due o tre volte alla settimana. Il terzo consiglio è guardare la RAI (la tv), anche puoi ascoltare la radio quando puoi. Chi la dura la vince, forza amico, sempre è importante imparare un´altra lingua! (Rodrigo)

Io studio l´italiano perché mi piace tantissimo sentirlo, ascoltarlo. Sento un profondo amore per l´Italia però non posso precisare il perché. Quando sono là sono più felice e perciò ho cominciato a studiarlo. Ho iniziato  cinque anni fa, al ritorno del mio primo viaggio in Europa. A un amico direi di vedere molti film alla tv, di cominciare a studiare alla "Dante" e che parli senza paura: è preferibile sbagliare che non imparare mai. (Gabriel)

Studio l´italiano perchè mi piace, la mia mamma era di origine italiana. Amo la sua cultura e le sue abitudini. Ho iniziato lo studio dell´italiano tre anni fa.

Tre consigli per il mio amico che vuole imparare la lingua:

1 Dovrebbe prendere appunti dall"insegnante.

2 Dovrebbe cercare ogni opportunità per ascoltare e leggere l´iltaliano.

3 Dovrebbe fare il compito e correggerlo con l´insegnante. (Delia)

 

Studio italiano perché mi piace tantissimo. Ho cominciato a studiare l´italiano nel 2004, prima di andare in Italia. Dopo, per problemi lavorativi ho dovuto lasciarlo ma quest´anno ho deciso di ritornare alla Casa Beatrice. Tre consigli per un amico che sta per cominciare a studiare: Non tradurre, provare di capire il senso del testo. Ascoltare la tv in italiano, è buonissimo per la comprensione. Visitare la biblioteca e leggere dei libri e delle riviste, serve a approfondire la conoscenza della lingua. (Graciela)

Studio l´italiano perchè mi piace il suo suono e perchè i miei antenati erano italiani. Ho parenti in Italia e voglio correggere i miei sbagli nella loro lingua, sopratutto scritta. Ho iniziato lo studio dell´italiano ai cinque anni, alla scuola Dante Alighieri, ho continuato a studiarlo fino ai diciassette anni. Ho ripreso lo studio della lingua quest´ anno in Casa Beatrice. Se un amico vorrebbe cominciare a parlare l´italiano gli direi che, secondo me, lui potrebbe leggere qualche libro o giornale in italiano, guardare la tv o qualche film senza sottotitoli e che potrebbe cominciare a frequentare le lezioni in Casa Beatrice per imparare la grammatica e la pronuncia. (Yanina)

Studio l´italiano perchè mi piace conoscere un´altra lingua e la sua cultura, anche perchè mio nonno era italiano.

Ho iniziato lo studio dell´italiano nel 2015.

Se un amico vuole cominciare a studiare l´italiano gli darei questi consigli:

  • Potresti andare  a studiare alla Dante Alighieri.
  • Se ti piace, puoi andare in Italia a fare un corso di lingua.
  • Dovresti avere tempo per imparare una lingua. (Cecilia)

 

 

Studio l´italiano perchè i miei nonni erano italiani e perchè mi piace moltissimo questa lingua. Ho iniziato a studiare l´italiano quattro anni fa con molta difficoltà.

I tre consigli sono:

Dovresti leggere in italiano giornali, film, riviste, etc.

Dovresti guardare la TV ogni sera.

Dovresti studiare le lezioni sempre. Non è una lingua facile. Ci sono molto interferenze con lo spagnolo. (Memé)

Ho cominciato a studiare l´italiano nella scuola media Dante Alighieri. Dopo molti anni ho ripreso lo studio della lingua perchè mi piace molto ed è la lingua dei miei nonni.

Se tu vuoi imparare l´italiano, penso che è necessario studiare un po´ di grammatica, leggere quello che hai imparato a lezione e tentare di parlare con i tuoi compagni, senza paura di sbagliare.

Per me imparare una lingua sempre è difficile ma non impossibile. (Susana)

 

 

 

Seconda proposta

Abbiamo letto il testo: "Elenco parziale ma disordinato delle notti memorabili" (Giuseppe Culicchia su Smemoranda 2014 - By Night). L´attività finale era raccontare per scritto una loro notte memorabile:

 

Una notte dei primi giorni di dicembre 2001 ho avuto un sogno.

Ho sognato con un bambino dell´ Asia che me guardava dietro un vetro della mia finestra. 

I suoi occhi molto neri avevano uno sguardo profondo ed anche tenero.

A settembre 2002 nasce una bambina con gli occhi aperti e con un simile sguardo.

Il dottore mi diceva lei è Martina!

Ho pianto moltissimo. Ero molto emozionata. (Rita)

 

La notte che non dimenticherò mai è stata quando avevo 13 anni, la notte prima del mio primo viaggio in aereo, che è stato per Panama. Mi chiedevo come sarebbe  stato l´aereo e  il volo e anche  avevo molta ansia di conoscere questa nuova destinazione che non potevo dormire.

Immaginavo come sarebbe stato  il decollo e  l´atterraggio. Mi domandavo cosa avrei potuto fare tante ore sull´aereo, ero molto irrequieta , non volevo annoiarmi. Avevo paura dell´altezza e anche di sedermi vicino al finestrino.

Anche questo viaggio è stato abbastanza particolare, si avvicinava una tormenta mentre eravamo in volo, c´era molta turbolenza e abbiamo dovuto fare uno scalo di improvviso. Ma ho scoperto che viaggiare in aereo è molto piacevole se non c´è della turbolenza. (Cecilia)

 

La notte in cui è nata mia figlia.

Quella notte iniziai il travaglio, però credevo che non era ancora arrivato il momento del parto ma mio marito spaventato decise di chiamare l´ostetrico. Lui gli disse che dovevamo andare all´ospedale.

Ci siamo arrivati alle due, il medico e le infermiere mi hanno controllato e dopo mi hanno portato in fretta sulla lettiga alla sala parto.

Mia figlia è nata alle cinque del mattino.

Che cosa sarebbe successo se mio marito non mi avesse portato all´ospedale contro la mia volontà? Mia figlia sarebbe nata a casa nostra. (Myriam)

 

Terza proposta

Partendo dalla lettura di un brano di "E tu chi eri?" (Dacia Maraini, intervista alla scrittrice Natalia Ginzburg), sono stati invitati a scegliere tre domande presenti nell´intervista per risponderle in forma personale:

 

-       Com´eri da bambina? Che carattere avevi?

-       Da bambina ero molto allegra e vivace. Avevo molte amiche e ero molto felice.

-       Sono ricordi di scuola?

-       Ho molti ricordi di scuola. Abitavo a Fisherton ma studiavo in centro. Il viaggio da Fisherton al centro era divertente. Amavo giocare con le mei amiche durante la ricreazione e amavo partecipare a lezione con i miei amici.

-       Eri una bambina chiusa?

-       No. Ero una bambina aperta. Amavo nuotare al club, andare in bicicletta, giocare nella piazza, etc. (Memé)

 

-       Hai avuto un´infanzia felice?

-       Sì, propriamente i miei ricordi della scuola elementare sono gradevoli e ricordo i miei genitori e i miei fratelli giocando in vacanza o i fine settimana tutti insieme ridendo e mangiando bene.

-       Com´eri da bambina? Che carattere avevi?

-       Ero una bambina responsabile e studiosa, tentavo di fare tutto bene, ero molto esigente con me stessa.

-       In che rapporti eri con i tuoi?

-       Andavo abbastanza d´accordo con tutti a eccezione di mio secondo fratello. Io ero la prima di quattro fratelli, le liti fra di noi erano frequenti ma normali ma con il secondo fratello erano piú forti.

-       Eri un bambina chiusa?

-       No, parlavo con tutti e dicevo quello che pensavo. (Yanina)